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Fenomeni meteo sempre più estremi, dalle ultime grandinate danni importanti alle colture in alcune aree di Sassuolo e Formigine

Notari, presidente Cia Modena: “ Stiamo facendo la stima nei territori colpiti, ma non abbiamo dati certi per quantificare l’entità delle perdite”

Un cielo che ‘regala’ fenomeni meteo sempre più estremi, frutto di una variazione delle temperature massime che nella nostra provincia negli ultimi dieci anni fa segnare quasi mezzo grado in media di aumento ma che provoca situazioni climatiche estreme, da prolungate siccità a bombe di acqua degli ultimi mesi accompagnate da grandinate. I temporali del 5 giugno scorso hanno toccato alcune aree del territorio, strisce interessate da forte vento, acqua e soprattutto grandine in alcune aree di Sassuolo e Formigine, oltre ad alcune fasce di territori coltivati a Corlo, Montale e Baggiovara .

“È prematuro fare delle stime dei danni – spiega il presidente della Cia di Modena, Alberto Notari – ma dalle prime segnalazioni sembra che a farne le spese siano stati soprattutto i vigneti ed i frutteti. Vedremo nelle prossime ore. Questi fenomeni creano inoltre difficoltà nel gestire le diverse colture, un caso emblematico è il mais che con lo sviluppo di aflatossine dovute alla combinazione di umidità e prolungati periodi di caldo oltre i 35°, rappresenta una delle cause della caduta delle semine di questo cereale”. Lo strumento assicurativo è tra le poche ‘armi’ a disposizione dei coltivatori, oltre alle reti protettive.

“Gli agricoltori colpiti devono rivolgersi alle proprie assicurazioni – conclude Notari –  in primo luogo per una verifica burocratica sul Pai, il Piano assicurativo individuale, che risulti aggiornato; quindi dovranno procedere ad aprire la pratica per il danno”.

Alberto Notari, danni, maltempo, Piano assicurativo individuale

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