Vendemmia 2021 scarsa, ma dal mercato post-Covid giungono segnali positivi
Bene la qualità, scarsa la quantità, in un contesto di mercato in ripresa. È in sintesi il quadro che tracciano Assoenologi, Ismea e Uiv nel descrivere l’annata vitivinicola.
Scende così a 44,5 milioni di ettolitri la produzione nazionale di vino 2021, un dato in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea) che, nonostante la contrazione determinata dalle anomalie di un meteo sempre più protagonista, “non scalfisce il primato produttivo tricolore in un’annata che vede la Spagna ferma attorno ai 40 milioni di ettolitri e la Francia penalizzata da un andamento climatico particolarmente avverso”, commentano Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini.
A livello nazionale il dato medio registra un calo del 9%
“Il ‘vigneto Italia’ resiste, quindi – dicono – e si presenta in buone condizioni anche sul fronte cruciale della ripartenza, con segnali incoraggianti sia dalla domanda estera (2,7 miliardi di euro e +11% il risultato dell’export nei primi 5 mesi dell’anno) sia sul mercato interno, trainato dalla riapertura dell’Horeca e dalla ripresa del turismo. Dopo una campagna 2020/21 con i prezzi in flessione del 3% (indice Ismea rispetto alla campagna precedente), la prospettiva di una minor produzione per la vendemmia in corso, assieme alla ritrovata dinamicità della domanda, genera ottimismo anche sull’andamento futuro dei listini”.
Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, conferma che i cambiamenti climatici, con una tropicalizzazione del clima, stanno condizionando sempre più il mondo dell’agricoltura e quindi del vino. “È compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi ed esaltare quelli positivi, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi ormai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori”.
Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha definito questa annata “la vendemmia del rilancio”: ci sono segnali di crescita nel primo semestre 2021, su tutte le principali piazze, come Usa (+18% valore), Canada (+13%), Svizzera (+19%) e Giappone (+2%), ma – sottolinea – assistiamo a forti rimbalzi anche in Russia e Cina”.