“La voragine si è aperta in un attimo, molto prima che l’acqua raggiungesse livelli pericolosi”
Parla Marco Borsari, uno degli imprenditori agricoli ‘sommersi’
GAGGIO (Castelfranco Emilia) – Uno produttori più colpiti è Marco Borsari di Castelfranco Emilia (Modena), adiacente alla falla che si è creata nell’argine del fiume Panaro “La voragine si è aperta in un attimo, molto prima che l’acqua raggiungesse livelli pericolosi: sono anni che abito qui e quando l’argine ha ceduto l’acqua era al di sotto del flusso massimo che avevo osservato negli anni”.
L’agricoltore è stato sommerso dall’acqua tracimata che ha raggiunto nei campi quasi due metri di altezza, mentre nella stalla e nel ricovero attrezzi ha interessato i primi 50 centimetri degli edifici, compromettendo parte dei mezzi agricoli.
La violenza dell’acqua ha trasportato detriti, tronchi d‘albero e altri materiali nei campi, oltre a creare avvallamenti e buche nei terreni.
“In campagna i frutteti ed i vigneti sono sommersi completamente – spiega Borsari che per alcuni giorni non è riuscito ad entrare in campo – . Non so cosa potrà succedere alle piante se resteranno sommerse per lungo tempo – termina Borsari – certo ne risentiranno e a rischio è il raccolto del prossimo anno”.