27/10/17 – COSTO DEI DISASTRI
Agenzia europea Ambiente: in Europa danni da disastri naturali per 450 mld
In testa le inondazioni col 40%, al contrario la siccità ha pesato per il 10% – Italia prima con 65 mld persi, peggio ancora il costo umano
Le perdite economiche complessive documentate generate da eventi atmosferici e climatici estremi nei 33 Stati membri dell’AEA nel periodo 1980-2016 hanno superato i 450 miliardi di euro.
La quota maggiore delle ripercussioni economiche è stata causata dalle inondazioni (circa il 40%), seguite dalle tempeste (25%), dalla siccità (circa il 10%) e dalle ondate di calore (circa il 5%). La copertura assicurativa complessiva di questi pericoli ammonta a circa il 35%. Per quanto concerne le conseguenze sulla salute umana, le ondate di calore sono i fenomeni più letali, soprattutto per categorie vulnerabili come gli anziani.Il caldo eccessivo infatti peggiora le patologie respiratorie e cardio-vascolari, ulteriormente aggravate dall’inquinamento atmosferico. Anche le alluvioni, le frane e gli incendi boschivi causano decessi, ma in numero inferiore rispetto alle ondate di calore.
È questo il quadro generale tracciato dalla relazione dell’AEA (Agenzia europea dell’Ambiente), dal titolo “Adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione del rischio di catastrofi in Europa”.
Nel caso specifico dell’Italia, sembra che tra il 1980 e il 2015 il Paese abbia subito danni per 64,9 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi. Tra i 33 paesi dello spazio economico europeo (See), la Penisola ha registrato le perdite economiche più ingenti ed è il secondo per numero di vittime, oltre 20mila, dopo la Francia (23mila).