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21/06/17 – CIA R.E.

Assicurazioni agricole: un fallimento 2.0

La Direzione provinciale ha discusso di assicurazioni agricole ed approvato un bilancio consuntivo 2016 positivo

Si è tenuta ieri sera nella sede di Viale Trento Trieste, la riunione della Direzione provinciale CIA di Reggio Emilia.

Una prima parte è stata dedicata all’illustrazione da parte del direttore Annamaria Mora del consuntivo 2016: un bilancio che si presenta con numeri positivi, nonostante un calo del ‘fatturato’ dovuto principalmente all’eliminazione di alcuni adempimenti. E’ il caso di IMU e TASI, una vittoria di Agrinsieme che significa un risparmio per gli agricoltori, ma che ha fatto scendere di alcune decine di migliaia di euro gli introiti per i servizi forniti dall’Organizzazione. Il direttore ha anche presentato il consolidato dell’intero sistema CIA, anch’esso positivo. Il bilancio 2016 è stato infine approvato con voto unanime.

Quindi si è passati alle assicurazioni agricole, tema introdotto dal presidente Antenore Cervi, sul quale a rispondere ai membri della Direzione è stato il presidente regionale Antonio Dosi, presente alla riunione insieme al direttore Giulio Felicetti.
Numerose le critiche espresse sull’argomento, dalle lungaggini burocratiche alle rigidità delle formule che vengono proposte, a partire dal Pai, il Piano che ogni azienda deve presentare preventivamente che viene vissuto come un’incombenza che oltre ad appesantire burocraticamente, ingessa le possibilità di adesione a formule che non vengono ritenute completamente soddisfacenti, con le assicurazioni che a volte giocano contro la polizza agevolata, offrendo fuori dal contesto agevolato, formule più appetibili, anche se in realtà – è stato detto – le cose non sono come sembrano, ed è opportuno richiedere sempre più preventivi prima di aderire ad un’assicurazione.

Un problema all’ordine del giorno è quello delle calamità, rispetto al quale c’è attesa per vedere come si risponderà a sollievo dei danni causati dalle gelate e brinate di aprile.
In definitiva – ha detto il presidente Dosi – il sistema assicurativo agricolo italiano, pesante è poco efficiente, questa è una responsabilità del ministro Maurizio Martina, che ha voluto lanciare Agricoltura 2.0 con la digitalizzazione spinta di diverse pratiche, tra le quali quelle assicurative, ma non poteva non sapere che la ‘macchina’ che ha a disposizione non funziona. Questo con le conseguenze che si possono ben vedere: pratiche incagliate, liquidazioni delle agevolazioni in grave ritardo, il che mette a rischio i Consorzi di difesa delle produzioni, soprattutto quelli economicamente più fragili.

Cia, R.E.

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