Via libera dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna al progetto di legge della Giunta che prevede uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro per il sistema agricolo e dell’acquacoltura, per le imprese che hanno subito danni causati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla fauna selvatica e per rafforzare azioni di promozione e vendita dei prodotti agroalimentari.
SAN LAZZARO (Bologna) – Non è la prima volta che i cinghiali fanno incursioni nelle prime colline del territorio bolognese. Nei giorni scorsi gli ungulati hanno devastato l’uliveto dell’azienda agricola Bonazza, nel comune di San lazzaro di Savena e nel perimetro del Parco regionale dei Gessi bolognesi. Nel fondo del conduttore, Ermanno Rocca, un nutrito gruppo di cinghiali ha distrutto duecento alberi e arrecato danni per svariate migliaia di euro, e non si tratta della prima sgradita ’visita’. Nonostante negli ultimi mesi la prevenzione ed il controllo di questi suidi da parte dell’ente Parco sia stata potenziata, purtroppo non mancano segnalazioni da parte di imprese agricole e cittadini. Purtroppo la densità è ancora elevata e gli accorgimenti per dissuadere gli animali talvolta è insufficiente. “Apprezziamo lo sforzo del Parco – commenta la Cia – ma occorre temere monitorata costantemente la situazione affinchè non si verifichino più episodi del genere”.
ROMA – La positiva modifica dell’articolo 19 della legge 157/92 in Manovra è un passo importante nel contrasto alla fauna selvatica in Italia. Le infinite sollecitazioni di Cia-Agricoltori Italiani al mondo politico in questi anni hanno portato a un primo risultato tangibile che non può non essere accolto con favore dal settore primario. “È urgente che ora si lavori insieme per arrivare a una veloce emanazione del Piano straordinario nazionale di gestione e controllo -dichiara il presidente Cia, Cristiano Fini– che dovrà avere una ricaduta nelle singole Regioni dove la questione cinghiali è diventata insostenibile e ha provocato ingenti danni alle coltivazioni, agli allevamenti e alle strutture agricole”.
MODENA – I cinghiali rappresentano il principale veicolo di diffusione della Peste suina africana (Psa): ridurne il numero significa rallentare la diffusione della malattia in quelle zone dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di maiali che garantiscono reddito, occupazione ed indotto all’Italia.
BOLOGNA – “L’eccessiva presenza di cinghiali nell’Appennino non è solo un problema degli agricoltori, ma di tutti i cittadini che si trovano nelle aree montane, oltre ad interessare la viabilità nei territori di pianura a causa di una densità di fauna che spinge i selvatici a valle. Per questo, vogliamo sensibilizzare anche la cittadinanza con una raccolta firme nei principali comuni della Montagna della provincia di Bologna e Modena”.
Fini, presidente: “Tuttavia occorre esonerare gli Imprenditori agricoli ed i loro famigliari che già attuavano la limitazione della specie dalla specifica abilitazione al cinghiale in quanto negli anni hanno maturato le conoscenze e le capacità ora richieste”
“Piani di controllo e ‘autodifesa‘ degli agricoltori nel contenere i cinghiali: è un passo avanti per contrastare l’invasività di questi selvatici che puntualmente arrecano danni alle colture agricole”.
Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna: “Una nota esplicativa della Regione Emilia Romagna dà risposta positiva alle nostre richieste, chiarimento necessario per prevenire infezioni di peste suina e contrastare danni alle colture”
“Una nota esplicativa della Regione Emilia Romagna che dà risposta positiva alle nostre richieste, ovvero dare la possibilità ai cacciatori di cinghiale in braccata di esercitare questa forma di caccia anche al di fuori del proprio comune, ovviamente nel rispetto delle misure di distanziamento sociale disposte sia dal Dpcm del 3 novembre 2020 e dell’Ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna del 12 novembre”.
Sono decine le segnalazioni di danni alle colture agricole, nonché pericolosi attraversamenti stradali
Cia-Agricoltori Italiani Emilia Centro segnala l’intensificarsi delle incursioni degli ungulati, anche nei centri cittadini Bergami, presidente Cia: “Confidiamo in uno snellimento delle procedure burocratiche negli accertamenti dei danni e auspichiamo che i piani di controllo, specialmente nell’Atc 3, possano essere efficaci nel contenimento dei selvatici invasivi”
La Cia di Bologna ha presentato le proprie richieste e osservazioni – unica organizzazione a farlo – al nuovo piano di gestione e controllo del cinghiale
Bergami, Cia Bologna: “Restiamo in attesa di vedere il nuovo documento approvato che accolga le nostre richieste mirate all’aumento dei prelievi e l’applicazione di tutti gli strumenti idonei previsti dalla legge. Auspichiamo coerenza e fatti concreti”
MONTESE (Modena) – Patate di Montese: l’annata 2018 sembra aver dato soddisfazione ai produttori, almeno a giudicare dai commenti degli agricoltori: “Per ora siamo molto soddisfatti – dice Mario Milani, pataticoltore di Montese – l’acqua non è mancata, il caldo non è stato eccessivo e la produzione è ottima, sia a livello qualitativo che quantitativo. Un raccolto molto diverso rispetto al 2018, quando la grandine e la siccità avevano limitato al massimo la produzione”.