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Secondo acconto IRPEF: si potrà fare il 16 gennaio 2024 e pagarlo a rate

Una “mini rivoluzione”  per gli acconti IRPEF/Cedolare secca/imposta sostitutiva forfettari. Così si potrebbe definire l’intervento del Governo attuato con il decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, articolo 4, di accompagnamento alla Legge di Bilancio del 2024. I soli contribuenti individuali in possesso di partita IVA potranno scegliere di effettuare il versamento del secondo acconto IRPEF 2023 con scadenza 16 gennaio 2024.  Sarà inoltre possibile versare quanto eventualmente dovuto in cinque rate anziché in un’unica rata.

Inoltre, per il momento, dovrebbe essere circoscritta al solo anno 2023, acconti dovuti in base al modello Redditi 2023.

Il rinvio della scadenza del secondo acconto 2023 al 16/1/2024 e la sua eventuale rateazione interesserà esclusivamente le persone fisiche titolari di partita Iva che nell’anno 2022 dichiarano ricavi o compensi di importo non superiore a 170.000 euro.

La novità del secondo acconto non interessa, invece, i contributi previdenziali dovuti dagli artigiani e commercianti per la quota eccedente il minimale, come pure i contributi dovuti dai soggetti iscritti alla gestione separata.

Un’ulteriore novità riguarda la modalità di versamento: l’importo dovuto potrà essere versato entro la nuova scadenza del 16 gennaio 2024 in un’unica soluzione oppure, a scelta del contribuente, in cinque rate mensili con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, maggiorate da interessi nella misura del 4 per cento annuo.

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