Agricoltura Filiera Mercato Territorio. Se ne è parlato in un convegno organizzato dalla Cia Imola
Oltre 150 persone sono intervenute il 10 dicembre nella Sala grande del Circolo Sersanti ad Imola all’iniziativa dal titolo Agricoltura Filiera Mercato Territorio organizzata dalla Cia Agricoltori Italiani di Imola. L’incontro è seguito all’assemblea ordinaria dell’organizzazione e ha visto la presenza, oltre che del presidente della Cia di Imola, Giordano Zambrini, anche di Simona Caselli, assessora all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, di Daniele Manca, sindaco di Imola, di Claudia Merlino, responsabile dell’organizzazione e sviluppo della Cia nazionale e di Dino Scanavino, presidente della Cia nazionale.
Assente per impegni legati alla situazione politica attuale, Andrea Olivero, vice Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Tanti gli argomenti trattati dai relatori: dai giovani al ricambio generazionale, dalla tutela del reddito delle aziende agricole che negli ultimi dieci anni è fortemente diminuito alla necessità di mettere nuovamente l’agricoltura al centro di una progettualità territoriale che veda il settore come motore di traino per una ripresa complessiva. Dalla richiesta, a livello politico, di scelte importanti, come la semplificazione ma anche la ridistribuzione del valore aggiunto della filiera al tema scottante e quanto mai attuale del caporalato a cui molti imprenditori ricorrono, o rischiano di ricorrere, per poter contenere i costi. E poi il modello di rappresentanza che vuol dire la necessità di avviare reali e fattivi percorsi per arrivare, non solo ad una unità di intenti, ma anche ad una reale unità del mondo agricolo in tutti i suoi aspetti. Crisi, caporalato e unità di rappresentanza sono diventati sottotitoli di un’agricoltura che necessita di una filiera che funzioni per un mercato che deve essere competitivo per lo sviluppo e il rilancio di un territorio forte e unito.