PARMA

30/10/2017 – Prezzo del latte industriale, Cia Parma non firma il nuovo protocollo

PARMA – Cia Parma, insieme a Confagricoltura Parma, ha deciso di non sottoscrivere il nuovo protocollo d’intesa per la determinazione del prezzo del latte industriale.

Ne è conseguito che lo scorso 6 ottobre si è giunti alla determinazione di un doppio prezzo del latte ad uso industriale per la provincia di Parma, reso caldo alla stalla, ceduto ai caseifici nel periodo 1° maggio – 30 agosto 2016. Si è raggiunta quota 56,848 euro il quintale Iva compresa tra Cia e Confagricoltura, da una parte, e industriali ed artigiani trasformatori dall’altra (in base al protocollo del 2013) tenendo conto delle quotazioni medie dei seguenti derivati: burro 1,902 euro/kg, formaggio Parmigiano-Reggiano 9,575 euro/kg e siero 0,086 euro/quintale. Si è raggiunta invece quota 57,50 euro il quintale Iva compresa tra Coldiretti e gli stessi industriali ed artigiani trasformatori a seguito della decisione di Coldiretti di sottoscrivere il nuovo protocollo d’intesa. Il pagamento del latte, dedotti gli acconti già corrisposti, sarà effettuato entro 15 giorni dalla data del 6 ottobre. Le motivazioni che hanno spinto Cia Parma a non sottoscrivere il nuovo protocollo sono: la resa utilizzata nel calcolo del prezzo che appare oggi antistorica rispetto alla realtà dei fatti; i costi di produzione che non appaiono realistici rispetto al contesto economico e produttivo attuale; la mancanza di certezza negli strumenti di applicazione del protocollo, con conseguente indeterminatezza dei tempi di pagamento; i dubbi sull’operatività di una nuova Commissione latte al di fuori della Camera di commercio di Parma. Con una lettera, scritta insieme a Confagricoltura, Cia Parma ha invitato le associazioni industriali a mantenere aperte le trattative, in quanto fortemente interessata a proseguire un dialogo costruttivo con i trasformatori del latte del parmense.

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