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Sviluppo rurale: costributi per la castanicoltura

Pubblicato nell’ambito dello Sviluppo Rurale 2023-27 il bando SRA 25.3 che prevede un impegno per la castanicoltura di almeno 5 anni ( 01/01/2024 al 31/12/2028).

Possono accedere al bando le aziende con i seguenti requisiti:

– Castagneti da frutto in attualità di coltura con codice dichiarativo “Castagneti da mensa”, periziati;
– Superficie minima oggetto di impegno superiore o uguale a 0,50 ettari;
– Ridenti in almeno una delle aree di seguito riportate:

 a) vincolo paesaggistico ex art. 136 D. lgs. N. 42/2004;
 b) paesaggi inseriti nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici di cui al Decreto Mi.P.A.A.F. n. 17070 del 19 novembre 2012, (“La Corona di Matilde. Alto Reno. Terra di Castagni”);
c) paesaggi rurali di rilevante valore storico, paesaggistico e ambientale. In Regione Emilia-Romagna tali aree sono definite dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) negli articoli 19 “Zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale” e 25 “Zone di tutela naturalistica”;  
d) colture arboree ubicate in aree individuate dalle Regioni per la loro valenza ambientale e paesaggistica situate in zona montana.   

L’azienda si impegna a:

– mantenere invariata la superficie oggetto di impegno per l’intero quinquennio, non sono consentite variazioni di superficie e non sono ammesse compensazioni delle medesime;
– I01 – almeno un intervento annuale di ripulitura dalla vegetazione erbacea e/o arbustiva volto al mantenimento e/o recupero della superfice a castagneto da frutto; 
– I02 – asportazione annuale dei ricci, per evitare il diffondersi dei marciumi e l’aumento del potenziale di inoculo dei parassiti. Si intende anche la raccolta, accumulo e compostazione in situ degli stessi entro un mese dalla raccolta dei frutti;
– I03 – divieto di utilizzo di diserbanti e spollonanti; 
– I04 – sostituzione piante morte o deperienti nel rispetto delle misure di conservazione previste in applicazione della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli e di altre prescrizioni relative alle aree protette; 
– I05 – registrazione delle operazioni colturali tramite la tabella “Altre Operazioni colturali” riportata all’interno delle “Schede di registrazione e manuale di compilazione” previsto nel disciplinare di produzione integrata, per le sole operazioni riguardanti gli impegni qui sopra riportati.  Nel caso l’operatore sia biologico, tali registrazioni sono riportate nel registro delle operazioni colturali previsto dalla normativa sull’agricoltura biologica.

Entità dell’aiuto: 750 € ad ettaro per annualità.

Dotazione finanziaria:

– Complessivi: 1.080.000 euro; 
– Per la prima annualità (2024): 270.000 euro 
– per i successivi anni sino al 2027: 270.000 euro   
 Le graduatoria di assegnazione delle domande sarà stilata sulla base dei seguenti punteggi:

per le domande che risultino a pari merito in graduatoria, verrà data precedenza alle domanda con maggiore superficie impegnata.

Chi fosse interessato alla presentazione della domanda può contattare Carlotta Savini e Lara Rossi dell’ufficio tecnico, entro e NON oltre venerdì 16 febbraio 2024.

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