“Mancano i medici, occorre investire sulle università per una apertura delle facoltà di medicina: dobbiamo fare i conti con una rete medica e di operatori sanitari altamente insufficiente”
Lo ha ribadito Pierino Liverani, presidente regionale dell’associazione pensionati della Cia Anp, nel corso del convegno “Rafforzare la sanità emiliano romagnola a garanzia di tutti i cittadini” tenutosi il 2 dicembre a Bologna
“Nel 2014 i medici in Emilia Romagna erano 3076, nel 2021 sono diminuiti di 370 unità e calcoliamo che nel 2027 ne mancheranno altri 292 con un calo del 21,5%”
“Riteniamo importante ragionare sul rafforzamento della sanità emiliano romagnola: bene l’investimento col piano Pnrr, per il quale sono stati deliberati 529 milioni di euro dall’assemblea Regionale destinati a reti di prossimità, strutture, telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario, ma dobbiamo fare i conti con una rete medica e di operatori sanitari altamente insufficiente”.
Lo ha sottolineato Pierino Liverani presidente regionale dell’associazione pensionati della Cia Anp, nel corso del convegno “Rafforzare la sanità emiliano romagnola a garanzia di tutti i cittadini” tenutosi ieri a Bologna e a cui ha partecipato, tra gli altri, Raffaele Donini, Assessore alle politiche della salute della Regione Emilia Romagna e Stefano Francia, presidente Cia Emilia Romagna.
“Dai dati in nostro possesso – ha detto ancora Liverani – se nel 2014 i medici in Emilia Romagna erano 3076, nel 2021 sono diminuiti di 370 unità e calcoliamo che nel 2027 ne mancheranno altri 292, con un calo del 21,5%. Riteniamo quindi fondamentale investire sulle università per una apertura delle facoltà di medicina. Sullo stesso piano gli operatori sanitari, vittime dei tagli di bilancio iniziati a metà del primo decennio 2000”.
Liverani sottolinea che l’Associazione intende ancora una volta schierarsi senza se e senza ma per un sistema Socio Sanitario Pubblico, rinnovato e che garantisca accessibilità a tutti, sia nelle aree urbane, come nelle aree interne.
”Non demonizziamo il privato, ma deve essere un sistema convenzionato dove tutti possano accedervi e lasciare la facoltà ai singoli cittadini di entrarci alle loro condizioni” ha precisato ancora Liverani.
“Ben vengano 27 ospedali di comunità, ma nello stesso tempo vanno potenziate le strutture ad alto contenuto specialistico. Bene anche i 232 apparecchi ad alto contenuto tecnologico, ma occorre investire sempre più in personale specializzato”.
Il presidente dei pensionati Cia si rammarica tuttavia che nella Legge di bilancio sono stati proposti solo 2 miliardi per la sanità a livello Nazionale: “a parer nostro sono lontani da essere sufficienti per una riqualificazione del sistema sanitario”.
Per rafforzare la Sanità territoriale, per Anp Cia uno strumento fondamentale sono le Case di Comunità: oggi sono attive in Emilia Romagna128 case della salute su un totale di 500 in Italia e si punta a raggiungere l’obiettivo di 170 entra 2030. “Chiediamo che al più presto sia coperto tutto il territorio – ha ribadito Liverani – inoltre molti pensionati ci segnalano che in molti casi i medici di medicina generale si rifiutano di prestare servizio: se così è chiediamo all’assessore di farsi carico nel risolvere questo problema”.
Prevenzione, riabilitazione, assistenza sono inoltre parole chiave sottolineate da Liverani.
Al termine dell’evento, concluso da Alessandro Del Carlo, presidente nazionale Anp Liverani ha rimarcato l’importanza della tecnologia: “solo alcuni anni fa ci consideravamo degli esclusi dall’utilizzo dei social, invece con uno scatto d’orgoglio, molti di noi sono diventati specialisti tecnologici. E qui voglio collegarmi alla telemedicina che è fondamentale per un sistema ed una società sempre più avanzata e collegata da una rete telematica che le permette un immediato ed efficace servizio sociosanitario”.
Per il presidente Francia l’impegno di Cia è di mettere in fila gli attori del territorio per arrivare ad obiettivi condivisi da raggiungere insieme. “Non a caso abbiamo dato rilevanza al ‘goal n. 3’ dell’agenda Onu – ha concluso Francia – ovvero una meta importante che è diritto alla salute. Cia con Anp hanno colto con favore la nuova sfida lanciata dalla politica sui nostri territori, ecco perché l’assessore Donini e qui con noi oggi, per continuare insieme queste sfide e garantire ai nostri agricoltori, una buona sanità. Per questo abbiamo ribadito la necessità del potenziamento delle professionalità: medici e infermieri che sono il cuore pulsante del settore sanitario”.