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Post alluvione – Continua la solidarietà dalle Cia di tutta Italia. Gesti di grande importanza nel segno dei nostri valori. Ora però servono risposte dal governo su risorse e interventi

Mentre i territori colpiti dalle alluvionui restano in attesa delle risorse e degli interventi annunciati dal Governo, non si ferma la solidarietà fra gli agricoltori associati Cia.

Dopo i gesti di generosità e solidarietà compiuti da Cia Veneto e Cia Reggio Emilia, che nei mesi scorsi hanno donato fieno e paglia alle aziende zootecniche, fra fine agosto e inizio settembre un camion carico di fieno proveniente dalla Cia di Vicenza ha fatto il suo ingresso a Casola Valsenio e altri camion sono arrivati a Mercato Saraceno con decine di balle di fieno donate dalla Cia di Trento. Non si tratta solo di un supporto fondamentale per l’alimentazione del bestiame, ma anche di un importante sentimento di vicinanza nei confronti degli allevatori delle aree colpite da frane e alluvioni.

La Cia di Vicenza è stata accolta per Cia Romagna da Stefania Malavolti, presidente del direttivo Cia Romagna della zona di Faenza e coordinatrice Donne in Campo Romagna. Ad attendere la donazione della Cia di Trento era presente Matteo Pagliarani, vicepresidente di Cia Romagna e coordinatore Agia-Cia Romagna. In Appennino a causa delle innumerevoli frane alcune aziende sono ancora difficilmente accessibili. L’alluvione ha inoltre provocato una scarsità nella produzione di foraggio, a causa del ritardo negli sfalci e dei danni alle colture.

Cia Romagna sin dai primissimi giorni dopo le alluvioni si è adoperata per incrociare i bisogni degli agricoltori e degli allevatori con le numerose offerte di aiuto provenienti dalle Cia di diverse zone d’Italia. “Sono gesti che ci ricordano che, anche di fronte alle sfide, l’unità e la solidarietà possono portare a risultati importanti – commenta Danilo Misirocchi,  presidente di Cia Romagna e ringraziamo sinceramente le Cia che hanno donato il fieno per l’ impegno nel sostenere gli agricoltori romagnoli. Ora però abbiamo bisogno di risposte chiare e veloci dal Governo e dalla struttura commissariale: i nostri associati devono avere un orizzonte di certezze per decidere se investire come sarebbe necessario. Inoltre più passa il tempo, maggiormente si aggrava la crisi di liquidità delle aziende. A fine agosto sono infatti terminate le sospensioni di alcuni pagamenti, mentre il 20 novembre è la scadenza del pagamento di tutte le imposte e tributi, visto che non sono state fatte le modifiche richieste in sede di conversione del decreto.

Per tutta l’estate Cia Romagna è stata sempre presente agli incontri per portare il proprio contributo, rappresentare la situazione in Romagna e portare ai confronti fra Commissario e istituzioni locali, regionali ed europee le istanze degli associati. “Tra le altre cose è emerso ancora una volta quanto siano lontane le esigenze pratiche delle aziende e le procedure burocratiche. Non possiamo perciò non manifestare le nostre preoccupazioni sul quanto e quando, ovvero sul tema delle risorse e degli interventi. A ormai quattro mesi dagli eventi non si conoscono le priorità e le modalità dell’azione commissariale”.

Fra i temi affrontati negli incontri Cia Romagna ha ribadito e ribadisce la necessità di garantire la manutenzione adeguata alle reti dei territori rurali; procedere con gli interventi di somma urgenza per ripristinare le strade di collegamento e le strade intra-poderali, evitando il rischio di uno spopolamento della montagna; ripristinare rapidamente le infrastrutture idriche e procedere con gli interventi per riparare e intervenire sui danni causati dalle frane. Si è inoltre nuovamente sottolineato il bisogno di fare chiarezza sulle responsabilità degli argini dei fiumi dalla sorgente fino alla via Emilia, in quanto l’interpretazione data fino ad ora non è ritenuta corretta dalle organizzazioni agricole e da questa interpretazione dipende chi e come si deve intervenire per completare le opere di ripristino e la gestione futura.

Incontro sui danni da tromba d’aria

Dopo la tromba d’aria che lo scorso 22 luglio si è abbattuta su alcune zone della Romagna causando ingenti danni a colture, costruzioni e manufatti, Cia Romagna organizza un incontro per approfondire il tema, le iniziative avviate e le ulteriori azioni da intraprendere.
Appuntamento mercoledì 16 agosto alle 20.30 ad Alfonsine (Ra) nella sala del Circolo Pd Borgo Fratti, in via Antonio Fratti 58.

Moia, le giornate zootecniche di Verghereto

Le Giornate Zootecniche della Moia a Verghereto (Forlì-Cesena) si sono svolte dal 29 al 31 luglio. La rassegna è organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna. Molti gli associati Cia – Agricoltori Italiani Romagna che hanno partecipato e che hanno conseguito dei premi per i loro capi di bestiame appartenenti alla razza Romagnola per quanto riguarda i bovini e alle razze Suffolk e Berrichonne relativamente agli ovini. La manifestazione dell’Araer, come spiega il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi, ha lo scopo di valorizzare le razze autoctone. Durante le premiazioni è stata sottolineata l’importanza della zootecnia nelle colline romagnole per il mantenimento del territorio e per la sua tenuta sociale ed economica.

Distrutti capannoni, strutture e coltivazioni

Tornado e grossa grandine: nuova conta dei danni. Cia sta predisponendo alcune proposte da presentare alla Regione su come affrontare le questioni legate alle calamità e per verificare quali interventi si possano attivare

Cia Romagna coi suoi tecnici e con i suoi rappresentanti politici è di nuovo impegnata nei sopralluoghi nelle aziende agricole colpite da quello che si è rivelato essere a tutti gli effetti un torando e dalla grossa grandine. L’ evento climatico catastrofico che ha colpito sabato 22 luglio 2023 il nostro territorio ha causato danni ingentissimi coinvolgendo ancora una volta anche le imprese agricole, con pesanti danni alle strutture, ai capannoni e alle case, oltre che alle coltivazioni con vigne stese e frutteti a terra, così come girasoli e altre colture completamente stese e là dove sono ancora in piedi le piante molti frutti sono caduti a terra.  

Il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi al rientro da alcuni primi sopralluoghi svolti in alcune imprese agricole, invita gli agricoltori a prendere contatti con gli uffici Cia per la segnalazione dei danni e delle necessità. L’Organizzazione romagnola si è attivata con Cia regionale e sta predisponendo una serie di proposte da presentare alla Regione per come affrontare le questioni legate alle calamità e per verificare quali interventi possano essere attivati. Misirocchi sottolinea: “È un altro duro colpo alle imprese agricole e al territorio: nelle campagne romagnole la frustrazione sta crescendo sempre di più.  Mentre c’è ancora tanta indeterminatezza sul fronte degli aiuti per i danni dalle alluvioni, le stime sulla riduzione media della Plv che ipotizzavano circa un meno 40% potrebbero peggiorare ulteriormente a fronte dei nuovi eventi”.

Il 22 luglio, come ha specificato agli organi di stampa l’esperto Pierluigi  Randi presidente di Ampro (Associazione Meteo Professionisti), non era chiaro se il violentissimo vento fosse un tornado o una tromba d’aria anche perché avevano subito danni anche alcuni strumenti di rilevazione. In ogni caso Randi per la forza e per i danni causati dal vento in molte aree del ravennate – in particolare Conselice, Alfonsine, Voltana, Savarna, Conventello e Grattacoppa – lo ha definito come l’episodio più grave da almeno trent’anni. La tenuta delle imprese agricole, soprattutto di quelle piccole è sempre più critica. Alle molte aziende che stanno facendo i difficili conti con le conseguenze delle gelate tardive, della siccità, della grandine, e delle recenti alluvioni appunto, si aggiungono quelle colpite da quest’ultimo evento. “In alcuni casi – specifica Misirocchi – c’è chi deve affrontare gli effetti di tutti questi eventi messi insieme”.

Anp: l’importanza dei nonni nella famiglia e nella società

Proseguono a gran ritmo le iniziative dell’Associazione pensionati di Cia Romagna (Anp). Mercoledì 12 luglio 2023 nella splendida cornice dell’azienda agricola Palazzo Manzoni a San Zaccaria si è svolto l’incontro sul tema “L’importanza dei nonni nella famiglia e nella società”. I lavori sono stati aperti da Oretta Pedini, vicepresidente Anp-Cia Romagna, e successivamente il programma è andato avanti con gli interventi di William Signani, presidente Anp-Cia Romagna; di Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna; della dottoressa Sonia Sassi, psicologa-psicogeriatra. Spazio poi a riflessioni e interventi dei partecipanti, mentre la chiusura dei lavori è stata affidata a Pierino Liverani, presidente Anp Emilia Romagna.

Il cuore grande degli agricoltori associati Cia

Previsti altri carichi di fieno e paglia in arrivo in Romagna da Cia di altri territori

Ora che la fase acuta dell’emergenza è finita e l’attenzione emotiva popolare sui bisogni si è affievolita la grande solidarietà fra gli agricoltori è ancora più preziosa. Non è cessata l’emergenza, ha cambiato volto.

È talmente grande questa voglia di aiutare degli agricoltori che sono previsti altri carichi in arrivo da altre Cia di altri territori per gli agricoltori Cia romagnoli.

“La gratitudine e la riconoscenza nei confronti degli agricoltori di Cia Veneto è immensa”, afferma Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna che ha accolto – insieme al Direttore Alessia Buccheri, al presidente erritoriale Stefania Malavolti ed altri associati – i cinque trattori con oltre cento rotoballe di fieno e paglia a Casola Valsenio per le aziende agricole Cia della Romagna. Si tratta dell’alimentazione per bovini, caprini, ovini e conigli: animali che stavano iniziando a soffrire la fame. Animali che mandati al pascolo, dove le condizioni lo permettono, si perdono perché si spostano in cerca di erba.

Per l’agricoltura, e in particolare l’allevamento, la tematica del fieno e della paglia è stata dirimente da subito nelle zone colpite dalle frane e dalle alluvioni.  Con l’isolamento e le altre difficoltà connesse all’evento estremo la necessità di cibo per gli animali è stata evidente: “Le scorte stanno finendo – specifica Misirocchi –  Veniamo da annate non sovrabbondanti e il primo taglio di questa stagione non è in linea con le aspettative perché il fieno, con le piogge anche in altri parti d’Italia, comincia ad avere qualche problema. Stiamo tutti attraversando un momento particolarmente difficile, ma la solidarietà manifestata da colleghi di altri territori non colpiti dalle alluvioni, ma non per questo senza difficoltà, dimostra il cuore grande degli agricoltori. Hanno una grande voglia di aiutarci”.

Misirocchi ringrazia anche Cia Nazionale che da subito ha aperto una raccolta fondi per i bisogni degli associati emiliano-romagnoli.

XXVII° incontro dei pensionati Anp-Cia Emilia-Romagna – 10 giugno ore 10 Fosso Ghiaia (Ra)

“Uniti e solidali. Costituzione, istituzione, cooperazione”

“Uniti e solidali” funziona sempre, ma in questo momento in Emilia-Romagna – e in Romagna – è una formula che accompagna le giornate con sempre maggiore forza: dalle alluvioni del 3 e del 17 maggio pur nelle enormi difficoltà di moltissimi e con un territorio in parte trasformato l’unione e la solidarietà sono state di conforto e di aiuto. Era l’emergenza e ancora lo dovranno essere nel post-emergenza.

“Uniti e solidali” è il tema del 27° incontro regionale del pensionato che l’Associazione Pensionati di Cia-Agricoltori Italiani Emilia-Romagna organizza nella mattina di sabato 10 giugno a Ravenna (ristorante La Campaza, via Romea sud  395, Fosso Ghiaia). Sarà un’occasione anche per uno sguardo sul futuro partendo dalla storia di ANP-Cia, fatta di Costituzione, istituzione e cooperazione, e per trovare insieme lo spirito di solidale coesione verso la Romagna. Il programma inizia alle 10 con la registrazione dei partecipanti. Alle 10.30 il saluto di benvenuto di William Signani, presidente ANP Romagna, e l’apertura dei lavori da parte di Pierino Liverani, presidente ANP Emilia-Romagna. Alle 10.45 i saluti di Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, e Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna. Alle 11.15 la tavola rotonda con Ivano Artioli, docente di diritto costituzionale; Lorenzo Cottignoli, presidente Federazione delle Cooperative di Ravenna; Michele de Pascale, sindaco di Ravenna; Alessandro Del Carlo, presidente ANP-Cia Agricoltori italiani. Modera il giornalista Claudio Ferri. Alle 12.40 la consegna delle targhe ai soci emeriti di Anp-Cia da parte della vicepresidente di Anp-CIA Emilia-Romagna, Franca Gordini.

“Con il nostro incontro vogliamo rivolgere il nostro pensiero al lutto delle famiglie che hanno perso i propri cari e a quanti si sono visti stravolgere la vita da questo dramma che ha colpito i nostri territori – afferma Wiliam Signani, presidente Anp Romagna – Stiamo attraversando uno dei peggiori momenti della nostra storia che delinea una situazione di povertà e mancate produzioni del comparto agricolo e del suo indotto. Un danno che non tocca solo il nostro settore ma tutti e in particolar modo la vita delle persone. Questa situazione richiede risorse e una grande volontà di rimettersi in gioco”.

Assemblea Cia Romagna sui provvedimenti post-alluvione il 9 giugno a Faenza a Casa Spadoni

Il presidente Misirocchi: “L’obiettivo è creare le condizioni per salvare tutte le aziende, vogliamo riuscirci”

Cia Romagna incontra gli associati nell’Assemblea annuale in programma venerdì 9 giugno 2023 alle ore 20.15 nella sala meeting di Casa Spadoni a Faenza (Via Granarolo, 97/99).

L’Assemblea si concentrerà sui provvedimenti post-alluvione e gli interventi degli ospiti metteranno in rilievo le azioni intraprese da Cia ai vari livelli e i possibili sviluppi.

Saranno con il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi i presidenti di Cia Nazionale Cristiano Fini e di Cia Regionale Stefano Francia ed i rispettivi direttori: Maurizio Scaccia e Gianni Razzano.

“Le domande più frequenti che ci poniamo in questi giorni sono: E adesso cosa succederà? Quali aiuti arriveranno? Quando? Quale futuro possiamo immaginare per le nostre aziende? Per dare una prima risposta a queste domande e per fare il punto sulla situazione – spiega Misirocchi – abbiamo organizzato l’assemblea assieme ai nostri dirigenti nazionali e regionali. In questa data supponiamo di avere qualche elemento certo relativamente ai primi provvedimenti presi fino ad ora dal Governo e dalla Regione”.

Martedì 23 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha deliberato il primo decreto emergenziale. Cia apprezza lo stanziamento di due miliardi di euro come primo intervento, ma nel momento in cui scriviamo (1 giugno 2023) il decreto non è ancora stato pubblicato: quindi rimangono da approfondire le procedure per l’applicazione.

“Continuiamo a seguire questa drammatica situazione confrontandoci giornalmente con le istituzioni a tutti i livelli, territoriale, regionale e nazionale. Continuiamo a lavorare assieme a tutte le altre rappresentanze, agricole e non, naturalmente con chi è disponibile a lavorare assieme. L’obiettivo è creare le condizioni per salvare tutte le aziende, vogliamo riuscirci”.

Conclude così Misirocchi specificando – come già fatto sin da subito dopo la prima alluvione del 3 maggio – la necessità per questi eventi eccezionali di una legge eccezionale e lo snellimento della burocrazia.

L’Assemblea verrà anche trasmessa in diretta sul canale YouTube di Cia Romagna al seguente link: https://www.youtube.com/@cia-agricoltoriitalianirom736/streams

Nessuno rimarrà solo

Ciò che stiamo vivendo in queste ore è qualcosa di drammatico, mai successo prima in questo territorio e in queste dimensioni. Ci sono state delle vittime e purtroppo per queste non c’è rimedio, mentre per i danni economici dobbiamo trovare delle soluzioni.

In questo momento non possiamo permetterci di lasciarci andare allo sconforto, anche se sarebbe comprensibile, per quella che è la tradizione di noi romagnoli dobbiamo rimboccarci le maniche per ripartire. La parola d’ordine deve essere “RICOSTRUZIONE”. Ovviamente per riuscire in questo intento sono indispensabili aiuti importanti e tempestivi, altrimenti da soli non potremo farcela.

Per raggiungere questi obiettivi Cia Romagna è in contatto continuo con il livello regionale e nazionale. Cerchiamo di tenere alta l’attenzione mediatica del settore, questo serve ad avere più attenzione dalle istituzioni nazionali (a questo link il video dell’intervista del direttore di Cia Romagna Alessia Buccheri a Rainews24,  N.d.r.). Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, il Presidente Bonaccini, gli Assessori regionali Mammi e Corsini e molti Sindaci. Abbiamo condiviso un documento con tutte le altre rappresentanze del territorio, agricole e non, che abbiamo presentato a più di venti parlamentari del territorio. Purtroppo si sono aggiunti gli eventi di questa notte che hanno peggiorato nettamente la situazione. Oggi pomeriggio vi è un primo importante incontro a livello regionale al quale partecipa il Presidente Cia Regionale Stefano Francia, mentre a Roma il Presidente nazionale Cristiano Fini incontrerà presso la sede della protezione civile i ministri Lollobrigida e Musumeci.

La richiesta principale è l’emanazione di un decreto legge speciale che destini dei fondi ad hoc per questa calamità (come è successo per altre calamità). Inoltre dobbiamo ottenere un risarcimento anche per i danni da gelate avuti durante la primavera. E’ importante che la stesura di questo provvedimento preveda che i fondi arrivino in tempi brevi rispetto a quelli che sono gli standard attuali, riducendo al minimo gli adempimenti burocratici richiesti (e per questo chiederemo di condividerne la bozza). Le nostre richieste sono sintetizzate dal Presidente Cia Regionale Stefano Francia in sette punti dopo i vari confronti avuti nei giorni scorsi.

Senza questi interventi rischiamo di perdere un’agricoltura altamente specializzata, con ripercussioni sull’indotto e su tutto il comparto a livello nazionale. Queste sono le motivazioni alla base delle nostre richieste presentate in più forme e canali alle istituzioni che finora si sono dimostrate attente alle problematiche.

Cia continuerà a seguire ora per ora l’evoluzione delle cose. Momentaneamente abbiamo tenuto chiusi gli uffici per non mettere a rischio l’incolumità dei nostri collaboratori ma sono attivi numeri di emergenza dedicati alle varie zone e gli operatori che ne hanno la possibilità sono attivi comunque da casa. Non appena l’emergenza sarà rientrata torneremo regolarmente operativi. In ogni caso chiunque può contattarci per qualsiasi esigenza, non lasceremo nessuno da solo.

Danilo Misirocchi, Presidente Cia Romagna

Alessia Buccheri, Direttore Cia Romagna

Photogallery – Maltempo e allagamenti, firmato lo stato di mobilitazione nazionale

Siccità, grandine, piogge battenti e copiose: oltre due giorni di maltempo il 2 e 3 maggio con vento e volumi di pioggia caduta che ha superato i 200 millimetri, torrenti esondati, frane e smottamenti in collina e montagna. Una sequenza devastante con conseguenze disastrose per l’agricoltura emiliano romagnola.

In particolare nel faentino e nella bassa Romagna l’eccesso di acqua, dopo un lungo periodo di siccità, ha inondato centri cittadini ed aziende agricole, allagando frutteti, vigneti e seminativi, con un conseguente problema di asfissia radicale delle piante, oltre ad un dilavamento dei terreni e perdita di piantine appena germogliate. 

I torrenti Lamone, Montone, Senio e Sillaro sono esondati allagando decine di ettari di colture. I comuni più colpiti sono Conselice, Faenza e Castelbolognese dove sono state fatte evacuare abitazioni. Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Colpita anche la zona di Bagnacavallo.

In molte località dell’Appennino le frane hanno interrotto le strade e nei campi gli smottamenti hanno in alcuni casi rovinato seminativi.

Il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato lo stato di mobilitazione nazionale richiesto dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che consente di attivare tutte le risorse disponibili della protezione civile nazionale.

Sabato 6 maggio Cia Romagna ha organizzato un viaggio in alcune aziende con il presidente nazionale Cristiano Fini, il presidente regionale Stefano Francia e il direttore regionale Gianni Razzano. E’ stata l’occasione, oltre che di manifestare la vicinanza alle aziende, di fare il punto sulle azioni che si sono intraprese e quali strategie adottare nel porle in atto.

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