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BUDRIO (Bologna) – Esonda l’Idice e sommerge i centinaia di ettari di territorio agricolo a Budrio dove, in molti casi, l’acqua ha ricoperto le case sfiorando i due metri d’altezza.
La forza delle acque ha rotto l’argine nel comune bolognese il 17 novembre scorso, sommergendo campi coltivati e isolando aziende agricole: ingenti i danni alle colture oltre alla perdita di animali domestici e da reddito che non hanno avuto via di scampo con l’improvvisa inondazione.
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“Ringraziamo il Consorzio di Burana che si è attivato in tempi rapidi in un contesto di emergenza idrogeologica generale che lo ha impegnato giorno e notte”
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La Cia manifesta la preoccupazione dei produttori emiliano romagnoli dopo le decisioni del Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, che ha dato agli Usa il via libera a imporre dazi contro l’Unione europea
Sarà un conto salatissimo quello che pagherà l’agroalimentare emiliano romagnolo, leader delle eccellenze che vanno negli Stati Uniti, a partire dal Parmigiano Reggiano che esporta in quell’area del Paese il 10% della produzione. La Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna manifesta la sua preoccupazione – e di quella di tutti gli agricoltori – dopo la decisione del Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, che ha dato agli Usa il via libera a imporre dazi contro l’Unione europea, accusata di aver fornito aiuti illegali ad Airbus.
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CASTELFRANCO EMILIA (Modena) – La tradizione in agricoltura non va confusa con arretratezza colturale (e culturale), bensì rappresenta un bagaglio di esperienze tecniche, di varietà ortofrutticole che altrimenti rischierebbero di andare perdute e, con esse, caratteristiche di rusticità e serbevolezza molto ricercati in tempi di cambiamento climatico e invasività di parassiti.
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BOLOGNA – Una delegazione di giornalisti e operatori agricoli ungheresi e austriaci ha partecipato nei giorni scorsi a una visita in Emilia Romagna che ha interessato diverse realtà impegnate nella produzione e/o nella lavorazione del sorgo.
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I rappresentanti delle Organizzazioni sono stati ricevuti dal prefetto, Maria Patrizia Paba, alla quale è stato consegnato un documento in cui sono segnalate le gravi emergenze agricole
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BOLOGNA – “Occorre avere una visione ampia per affrontare i problemi, che deve necessariamente partire sì da una condivisione degli obiettivi concreti, ma che deve anche coinvolgere i territori colpiti dalla gravità delle problematiche agricole, come ad esempio quella della cimice asiatica”.
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Claudio Ferri
CASTELLETTO DI SERRAVALLE (Bologna) – Il Chasselas, che per modenesi e bolognesi è ‘Saslà’, sta tornando nelle fruttiere di molte famiglie. Molto diffusa nel Novecento e fino ai primi anni sessanta, questa uva da tavola non è mai scomparsa dopo l’arrivo delle uve pugliesi e siciliane, e qualche filare è rimasto nelle colline bolognesi, area in cui, un tempo, se ne coltivavano grandi volumi. Le origini di questo vitigno bianco sono incerte, anche se probabilmente è originaria del Libano, un’uva che nel tempo si è consolidata in Europa, specialmente in Francia (dove è tutt’ora coltivata e dalla quale viene prodotto vino pregiato) e tantissimo in Svizzera.
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MODENA – Il lambrusco fa man bassa di medaglie: nel recente campionato del mondo degli spumanti e dei vini frizzanti svolto a Londra, ideato a curato dal giornalista inglese Tom Stevenson, delle 14 medaglie (7 d’oro e altrettante di argento) riconosciute al rosso frizzante, ben 12 sono state ottenute dalle aziende vinicole modenesi e 2 da cantine reggiane.
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