Aree interne, Pac e geopolitica

Le sfide per l’agricoltura secondo Cia Romagna, al rientro dalla decima Conferenza economica di Cia nazionale

Scrivere una nuova pagina di priorità e proposte per il futuro del settore, facendo dell’agricoltura la protagonista, capace di rispondere, nonostante le criticità, alle sfide in essere. Con questo obiettivo, Cia-Agricoltori Italiani ha riunito a Roma, in occasione della decima Conferenza economica, delegazioni di agricoltori, istituzioni nazionali ed europee, rappresentanti di enti e organizzazioni, analisti ed esperti di rilievo internazionale.

Tra tutti gli argomenti approfonditi nella due giorni nazionale, il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, sottolinea tre temi: aree interne, grande impegno di Cia da sempre, che ora sembra condiviso da tanti; la nuova Pac; la situazione geopolitica.

“Noi agricoltori siamo la soluzione, non il problema. Riferendoci alle aree interne, ma non solo, l’agricoltura può fare la differenza nel contrastare lo spopolamento e il dissesto idrogeologico, per affrontare il cambiamento climatico, ma serve un riconoscimento concreto del suo ruolo strategico”, dichiara Misirocchi. Deve essere garantito valore al ruolo degli agricoltori, equità di reddito, e rafforzato l’aspetto della multifunzionalità delle aziende. Servizi, infrastrutture, scienza e innovazione devono essere al centro di una strategia comune, alla quale occorre lavorare tutti insieme, per evitare l’abbandono di interi territori.

Sul tema della “Pac” Cia chiede che sia davvero più equa, in aiuto a chi vive solo di agricoltura, iniziando a mettere un tetto ai contributi per le grandi aziende e l’introduzione di un secondo criterio di assegnazione, basato non solo sulla dimensione, ma anche sulla collocazione geografica.

Inoltre, Cia è contraria all’ipotesi di un Fondo unico nazionale per il finanziamento delle politiche della Pac: rischierebbe di comprometterne il funzionamento in una fase già complicata, con gravi conseguenze sulla stabilità generale del settore agricolo, sulla produzione alimentare, sull’occupazione dei territori rurali.

“Servono più strumenti adeguati ai bisogni degli agricoltoriafferma MisirocchiDalla semplificazione burocratica alla gestione del rischio, fino alla costruzione di una nuova transizione green a misura del comparto, come abbiamo sempre sostenuto. Occorrono investimenti fondamentali alla sostenibilità agricola, nella sua valenza economica, ambientale e sociale”.

Cia sollecita un impegno deciso dell’Unione Europea per la tutela del settore attraverso ricerca, innovazione e formazione. Chiede inoltre una clausola di salvaguardia per tutti gli accordi commerciali e un’azione diplomatica immediata per scongiurare i dazi Usa.

In generale, per Cia serve un rinnovato sforzo da parte di tutti i Paesi Ue, orientato a rafforzare il ruolo dell’Unione nei processi diplomatici. Dall’Europa ci si aspetta che riscriva i suoi processi decisionali e rafforzi la propria economia per creare valore e occupazione, salvaguardare libertà e diritti, anteponendo il cibo alle armi, lavorando per la sicurezza alimentare globale, fondamentale per il futuro.

GLI OSPITI INTERVENUTI ALLA DECIMA CONFERENZA ECONOMICA DI CIA NAZIONALE:

Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue;

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste;

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica;

Elly Schlein, segretaria del Partito democratico;

Denis Pantini, responsabile Agroalimentare di Nomisma;

Paolo Magri, presidente del Comitato Scientifico dell’ISPI;

Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy;

Philippe Mèrillon, consigliere per gli affari agricoli Ambasciata di Francia in Italia;

Pier Virgilio Dastoli,presidente del Movimento Europeo Italia;

Andrea Porro, segretario generale italiano dell’Organizzazione Mondiale Agricoltori (WFO);

Frida Krifca, presidente del Consiglio d’Amministrazione CIHEAM;

Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE;

Leopoldo Rubinacci, direttore generale aggiunto DG Trade Commissione europea;

JD Van Der Ploeg, professore di sociologia rurale all’Università di Wageningen (Paesi Bassi) e presso la China Agri cultural University di Pechino;

Vincenzo Smaldore, responsabile editoriale e sviluppo istituzionale Fondazione Openpolis; Giuseppe Corti, direttore Centro Agricoltura e Ambiente CREA;

Gianfranco Diretto, Divisione Biotecnologie ENEA;

Angelo Barone, presidente Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo;

Veronica Nicotra, segretaria generale ANCI.

BANDO PER INCREMENTARE IL BENESSERE ANIMALE

Con la pubblicazione della Delibera di giunta 263/ del 24/02/2025  è aperto il bando per interventi finalizzati a potenziare le performance climatico  ambientali delle aziende agricole ed il benessere animale negli allevamenti. 

Gli investimenti aziendali sono mirati a favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico anche attraverso l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali, anche con riferimento all’antimicrobico resistenza. In tale contesto, inoltre, sono previsti investimenti per adeguare la fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative e per offrire accesso all’esterno agli animali.

Beneficiari: imprenditori agricoli, singoli o associati, con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di silvicoltura e acquacoltura, ovvero imprenditori che, tenuto conto dell’esclusione predetta, esercitano attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.

I richiedenti devono altresì essere registrati come “operatori” di stabilimenti in cui vengono allevati bovini, suini, polli da carne, galline ovaiole, secondo il Sistema di Identificazione e Registrazione (sistema I&R), nella Banca Dati Nazionale Zootecnica. Al momento della presentazione della domanda i beneficiari devono essere in alternativa o “Imprenditore Agricolo Professionale ” IAP o di Coltivatore diretto.

Scadenza presentazione domanda 30/05/2025 ore 13.

Clicca qui per i dettagli del bando

 Per informazioni rivolgersi ad Antonio Bonelli, responsabile settore zootecnico Cia Romagna, 3317366060

Tipologie di interventi ammissibili:

Indennizzi per danni indiretti da peste suina (PSA) – Circolare Agea

Le aziende suinicole che hanno avuto danni indiretti da PSA dal 01/12/2023 al 31/10/2024, possono fare domanda di indennizzo entro il 28 marzo 2025 presentando valida documentazione che attesti il danno indiretto subito. Agea ha pubblicato la circolare, che trovate qui di seguito, con tutte le indicazioni e i requisiti per richiedere gli indennizzi.

IN SINTESI – Tra i beneficiari ammissibili rientrano anche le aziende situate al di fuori delle zone di restrizione sanitaria. Il Ministero dell’Agricoltura ha chiarito che questa categoria comprende, a titolo esemplificativo, i casi in cui i richiedenti operano in zone non infette, ma macellano i propri animali presso centri di macellazione situati in aree soggette a restrizioni sanitarie. In tali circostanze, se gli allevatori devono rivolgersi a un altro centro di macellazione, e ciò comporta un danno economico per l’azienda, possono presentare richiesta di indennizzo. Tuttavia, è necessario che il nesso di causalità sia comprovato da documentazione che attesti l’esistenza di contratti in essere non onorati a causa del blocco della movimentazione.
Le domande dovranno essere presentate all’Organismo pagatore di competenza entro e non oltre il
28 marzo 2025, salvo eventuali anticipazioni di tale scadenza stabilite dagli Organismi pagatori con proprie istruzioni operative. Per ottenere l’indennizzo, i richiedenti dovranno documentare i danni indiretti subiti attraverso registri ufficiali dell’azienda o altra documentazione contabile, sanitaria e commerciale.
Agea, in qualità di coordinatore, consente l’erogazione di un anticipo pari al 30% dell’importo
totale ammissibile, previa verifica delle domande. Per tale ragione, invita gli Organismi pagatori a versare gli anticipi entro il 18 aprile 2025. Il saldo degli indennizzi verrà erogato successivamente, una volta registrato l’aiuto presso la Commissione Europea, e gli Organismi pagatori potranno effettuare i pagamenti a partire dal mese di maggio.
Si precisa che dagli importi spettanti verranno detratti eventuali indennizzi già percepiti a seguito della
sottoscrizione di polizze assicurative agevolate o di aiuti concessi ai sensi del Reg. (UE) n. 2021/690 per danni diretti sugli stessi animali
. Le verifiche sugli importi erogabili saranno finalizzate a evitare sovrapposizioni di indennizzi.

Prevenzione del potenziale frutticolo dalle gelate tardive: nuovo bando per gli interventi

Con la pubblicazione della delibera n. 219/2025  viene  aperto il bando PSR 2023-2027 Intervento SRD 06 Azione 1 Investimenti per la prevenzione da danni derivanti da calamità naturali, eventi avversi e di tipo biotico  Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate tardive.

Le imprese agricole beneficiarie, al momento della presentazione della domanda, devono rispettare tra le varie condizioni  di ammissibilità quella relativa ad avere la qualifica IAP o CD. 

Il bando finanzia le sottostanti spese ammissibili:

  • l’acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori fissi e /o mobili con funzione antibrina.
  • l’adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all’inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina.
  • spese tecniche generali nel limite massimo del 3% della spesa ammissibile.

Gli investimenti dovranno essere riferiti a impianti frutticoli esistenti alla data di presentazione della domanda di sostegno e dichiarati nel PCG 2025 (validato e con apposita scheda di validazione in Anagrafe). 

L’aliquota di sostegno è pari al 70% del costo ammissibile.

Il Piano di Investimenti dovrà avere un importo minimo di 5.000 €, fino a un massimo di 150.000 €. La tempistica per la realizzazione degli investimenti è di massima 12 mesi dalla data dell’atto di concessione.

Le risorse assegnate al bando ammontano complessivamente a 1.400.000 €.
La scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è fissata alle ore 13:00 del 6 giugno 2025. Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-rurale-23-27/opportunita/bandi/2025-1/srd06-azione-1-investimenti-prevenzione-gelate-primaverili-potenziale-produttivo-frutticolo

Gioele Fabbri nuovo presidente del consiglio territoriale Cia Romagna zona di Forlì

Nel corso dell’appuntamento con “La Cia incontra gli associati”, svoltosi a Forlì il 13 febbraio scorso, è stato eletto il nuovo presidente del consiglio territoriale della zona di Forlì, Gioele Fabbri: subentra a Elisa Maraldi e affianca il responsabile tecnico della zona di Forlì che, dal primo gennaio 2025, è Marco Paolini. 

Fabbri, classe 1981, laureato all’Università di Bologna in Relazioni Internazionali e Diplomatiche, con importanti esperienze all’estero, ha sempre seguito l’azienda di famiglia “Ridolla” (Premilcuore, FC), fondata nel 1979: agriturismo, maneggio, allevamento di cavalli e ristorante, nel Parco delle Foreste Casentinesi. Fabbri è stato vicesindaco del Comune di Premilcuore nell’ultimo anno e mezzo della precedente legislatura, e in quella attuale è consigliere comunale e dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese.

Gioele Fabbri opera seguendo i principi che portarono i suoi genitori a fondare l’Azienda: ridare un’identità a questi territori “marginali”, in via di abbandono,  trasformarli in un volano economico e occupazionale per l’economia locale; preservare il patrimonio di bellezza naturalistica e renderlo il fulcro dell’attrattiva turistica in ogni stagione. Nel 1979 i suoi genitori delinearono in questi luoghi il concetto dell’ospitalità rurale, divenendo i precursori dell’odierno agriturismo. “Il mio impegno è contribuire a ridare vigore e centralità alle aree svantaggiate, dove i problemi sono amplificati – afferma Fabbri – Occorre considerare le aree interne con attenzione, perché sono un valore aggiunto per tutti”.

Fondata nel 1979, l’azienda “Ridolla”,  associata Cia sin dalla nascita, è fra i primi  agriturismi nati in Italia con i suoi 46 anni di storia aziendale. Si trova lungo il fiume Rabbi, a 800 m da Premilcuore. L’Azienda offre ristorazione e alloggi (in case in pietra o in chalet in un villaggio turistico). Fra le attività, spiccano l’equitazione, in un ampio maneggio, e il turismo equestre. Sono circa 60 i cavalli dell’allevamento e hanno caratteristiche  di genetica, salute, temperamento e di prestazioni specifiche per l’area appenninica.

Agrichef, “Dal Maggi” e il suo piatto della circolarità

Il Festival Agrichef di Turismo Verde Cia Emilia-Romagna si è svolto il 18 febbraio 2025, all’Istituto Alberghiero Vergani – Navarra di Ferrara. Il “piatto della circolarità” vincitore è “Tortelli di farina di castagne ripieni di patate e scalogno, al ragù bianco di coniglio, pioppini e tartufo”, proposo dall’agrichef Federico Mei dell’agriturismo “Corte dell’Abbadessa” di San Lazzaro di Savena (BO). 

“Ceci e maiale bollito con verza caramelleta con il nocino” è il piatto che ha presentato l’agrichef Lorenzo Maggi dell’agriturismo “Dal Maggi” di Modigliana (FC), che ha partecipato in rappresentanza della Romagna. Come gli altri, anche il piatto proposto da Maggi è stato rivisitato: gli allievi dell’Istituto Alberghiero sono stati coinvolti nelle preparazioni e hanno dato il loro ‘tocco’ alle cinque ricette in gara. “Non ho vinto, ma mi sono divertito moltissimo – afferma Lorenzo Maggi – È stata un’esperienza molto interessante”. Maggi nelle sue preparazioni vuole valorizzare i sapori semplici e autentici del territorio. La circolarità in cucina è sempre alla base del suo lavoro: evita sprechi e rispetta i tempi delle materie prime che utilizza, conspevole dei limiti e delle opportunità di questo approccio. 

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