Allevamento avicolo a Maiolo, questione da affrontare senza posizioni ideologiche
Cia Romagna e Confagricoltura valutano positivamente il progetto approvato dagli enti competenti, che riqualificherà un sito degradato, contribuirà a mantenere vive le attività agricole nelle aree interne e potrà avere ricadute positive sull’indotto
Il 15 marzo 2023 le associazioni di categoria degli agricoltori del territorio hanno incontrato il sindaco di Maiolo (RN), Marcello Fattori, per approfondire il progetto dell’allevamento avicolo in località Cavallara.
Erano presenti per Cia-Agricoltori italiani Romagna il presidente Danilo Misirocchi, il vicepresidente Lorenzo Falcioni e la direttrice Alessia Buccheri. Per Confagricoltura, il presidente dell’organizzazione Carlo Carli, il presidente della Sezione avicola Massimiliano Conti e il segretario della Circoscrizione di Rimini, Moreno Polidori.
Dopo un sopralluogo sul sito dell’insediamento zootecnico, le associazioni hanno potuto esaminare il progetto nel dettaglio.
“Come associazioni di rappresentanza del mondo agricolo, da sempre sosteniamo la necessità di mantenere vive le attività del comparto nelle aree interne, per supportarne l’economia, conservare i servizi, contrastare lo spopolamento e contribuire alla tutela del territorio – affermano Misirocchi e Carli -. Valutiamo perciò positivamente il progetto del nuovo allevamento avicolo biologico, che ha avuto tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti competenti. Ricordiamo che lo stesso sito fino al 2009 ospitava un insediamento zootecnico di ben altro impatto urbanistico e con capacità produttive decisamente maggiori, fino a 3 milioni di capi all’anno. Ora quel sito abbandonato e degradato potrà essere riqualificato”.
L’attività di allevamento avicolo oggi si svolge con tecnologie avanzate e sostenibili, sottolineano le associazioni. “Le strutture saranno più basse di quelle del passato, saranno schermate da alberature e ospiteranno una densità minore di capi. Inoltre vi saranno sistemi di riutilizzo delle acque di raffrescamento e di smaltimento della pollina per la fertirrigazione”.
Viene valutata positivamente anche la ricaduta sull’indotto. “Per l’alimentazione degli animali si aprono opportunità di filiera interessanti per gli agricoltori del territorio, che potranno fornire materie prime di qualità”.
Le associazioni agricole invitano a non affrontare la questione in maniera ideologica. “Ci sembra, in conclusione, che chi si oppone al progetto voglia mettere freni a un’attività economica basandosi esclusivamente su preconcetti, e non su criteri razionali”.