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16/03/17 BANCA DELLE TERRE

Giovani: bene Banca delle terre agricole, ricambio generazionale frenato da alto costo terreni

L’Agia-Cia ricorda che i prezzi di mercato in Italia sono tra i più alti in Europa – Banca della Terra nostra proposta avanzata fin dal 2010

    Per facilitare l’ingresso di nuove leve in agricoltura bisogna prima di tutto agevolare l’accesso al bene terra. In un Paese segnatodalla scarsa mobilità fondiaria, acquistare a prezzi di mercato è quasi impossibile: se in Francia un ettaro costa in media 5.500 euro e in Germania 6.500 euro, in Italia un ettaro di terreno viaggia mediamente intorno ai 18 mila euro. Anche l’affitto, soprattutto in alcune zone a forte caratterizzazione produttiva e territoriale, è proibitivo. Ecco perché è importante la nascita della Banca delle terre agricole, che mette a disposizione soprattutto dei giovani il patrimonio pubblico. Così l’Agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia-Agricoltori Italiani di Reggio Emilia, in merito al progetto presentato ieri al Mipaaf.

    L’auspicio è che la Banca delle terre agricole possa contribuire a generare nuova occupazione “under 40” in un comparto fondamentale del Paese che, tra produzione e industria, vale il 15% del Pil -spiega l’Agia Cia-. D’altra parte, la questione del ricambio generazionale in agricoltura è una priorità imprescindibile e passa proprio attraverso la capacità di incentivare i giovani a entrare nel settore.

    Liberare i terreni agricoli pubblici per la vendita o l’affitto è, tra l’altro, una nostra proposta avanzata con forza già dal 2010 con la Banca della terra. Ora questa misura potrà diventare una vera chance per i giovani se accompagnata da validi strumenti creditizi -aggiunge l’Agia Cia di Reggio- che sostengano i nuovi imprenditori nella fase di start-up.

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