REGGIO EMILIA

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10/11/16 – ACCORDI INTERNAZIONALI

Ue-Canada: bene firma Ceta, accordi commerciali se ben gestiti possono essere risorsa

Per la Cia questi risultati positivi possono essere da esempio per i negoziati ancora in corso

Se ben gestiti, gli accordi di commercio internazionale tra l’Unione europea e i Paesi Terzi possono rappresentare una risorsa e un’opportunità per il sistema agroalimentare Made in Italy. Così il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino sulla firma del Ceta, il Trattato internazionale per la creazione di un mercato unico fra Canada e Comunità economica europea.

L’inclusione nel Trattato con il Canada del sistema di denominazione di origine, è frutto di un lungo e complesso lavoro portato avanti durante il negoziato che consente la tutela e la difesa dello straordinario patrimonio dei prodotti europei di qualità certificata -spiega Scanavino-. Un patrimonio, particolarmente strategico per l’agricoltura italiana, che merita tutti gli sforzi e le attenzioni necessarie a valorizzarlo sui mercati. Nell’ultimo anno, tra prodotti agricoli, cibi e bevande, le esportazioni tricolori in Canada hanno superato i 720 milioni di euro, con una crescita annua di 10 punti percentuali.

Tenendo fisso l’obiettivo imprescindibile di salvaguardia delle nostre produzioni agricole -conclude il presidente della Cia- i risultati positivi ottenuti con il Canada possono rappresentare un esempio di lavoro da seguire all’interno dei negoziati ancora in corso. 

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Come sottolineato dall’europarlamentare Paolo De Castro: “Finalmente saranno riconosciute e tutelate anche in Canada 172 indicazioni geografiche europee, 41 delle quali italiane, che se pur in numero limitato rispetto alla totalità, rappresentano il 98% del nostro export”.

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